Marco Cosentino è medico e professore ordinario di Farmacologia presso l’Università degli Studi dell’Insubria.


Mi viene segnalato un editoriale che si scaglia con livore contro il recente paginone che La Verità di Belpietro ha dedicato allo studio di Diani, Donzelli e Serravalle che documenta l’importanza dell’immunità naturale contro SARS-CoV-2. Qui di seguito il commento a due tra le tante perle che costellano il testo.

1) Lo studio di Diani et al. sarebbe pubblicato su una rivista “predatoria” non indicizzata su PubMed

FALSO: la rivista è indicizzata su PubMed e sugli altri maggiori archivi scientifici internazionali (Scopus, Web of Science ecc.), e ha un fattore d’impatto (IF) pure ragguardevole che la colloca nel 25% delle riviste di medicina clinica più quotate al mondo. Non che la cosa sia importante in sè, ma evidentemente lo è per certi per i quali “le dimensioni contano”. E dunque a costoro si può solo raccomandare, come diceva il grande Totò: “Si informi!”.

2) I dati di positività al SARS-CoV-2 riportati nei bollettini ISS non sarebbero attendibili

VERO, solo che tutto andava bene fino a che lo si diceva considerando che il ricatto del Green Pass costringeva e tamponarsi per lavorare i soli non vaccinati, finendo quindi per sottostimare ampiamente le positivitò dei vaccinati – che ovviamente non si tamponavano né si tamponano per non essere quarantenati, col che mettendosi a rischio di diventare più o meno inconsapevoli “untori”. Ora che il Green Pass non c’è più sarebbero i non vaccinati a non auto-denunciarsi, secondo questo signore, e non si capisce bene perchè (secondo lui perchè “non si fidano dello stato”, e ci potrebbe pure stare 😉 ). Bene comunque che dopo tanto tempo qualche sospetto stia nascendo.

Questa seconda perla mi ha portato a riaprire dopo tanto tempo il bollettino ISS, malgrado i numeri non mi appassionino (da tempo scrivo che per tanti motivi nessuno di quei numeri è davvero solido e affidabile…), e così – a parte la tabella a pagina 27 così come la figura 24 che dan ragione a Belpietro, ovvero i non vaccinati si contagiano tanto quanto e per alcune fasce di età pure meno dei vaccinati – si scopre che secondo ISS almeno il 40% degli italiani si è contagiato (tabella 2, dato sicuramente sottostimato per quanto dicevamo sopra). Ma solo poco più del 10% risulta non vaccinato (ad esempio tabella a pag. 23). Ora, dove sta quel 40-10=30% (almeno) di guariti? Ovviamente tra i vaccinati, per scelta o per forza che siano. Col che si annette ai vaccini quel poco (o quel tanto) di protezione conferita dalla guarigione.

Sarà forse per questo che uno studio italiano sull’immunità naturale al SARS-CoV-2 inquieta così tanto?

Condividi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *