SAN VALENTINO

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A ben guardare, i farmaci in assoluto più sommministrati di sempre sono stati utilizzati finora sulla base di evidenze tra le più limitate, deboli e controverse di sempre. Del prof. Marco Cosentino

Vigilia del giorno di entrata in vigore delle norme sull’obbligo vaccinale per categoria lavorativa e per fascia d’età, nonché dell’estensione dell’obbligo di super certificazione verde. Provvedimenti draconiani, è il caso di dirlo, ma soprattutto assolutamente immotivati sul piano medico e scientifico.

Benché questi provvedimenti vengano spacciati come misure utili a contenere i contagi, conviene ricordare quanto è ormai acclarato al di là di ogni ragionevole dubbio: che i vaccini non ostacolano la diffusione del virus e che, di conseguenza, le super certificazioni verdi non garantiscono chi ne è in possesso dal rischio di contagio, come invece a reti unificate si pretende di far credere. Al contrario, chi si vaccina forse (forse), per qualche mese, rischia un po’ meno il covid grave. Ma fin da quasi subito può essere portatore e diffusore di contagio, specie se – da vaccinato – non ha alcun motivo per sottoporsi a tampone. Anzi, diciamo pure che ha solide ragioni per scansarlo, dal momento che un’accidentale positività lo priverebbe dei privilegi conferiti dalla certificazione.

In altri termini, oggi le certificazioni verdi, in particolare quelle “super” associate alla vaccinazione, non solo sono strumenti inutili ai fini del contenimento dei contagi, ma, di fatto, rappresentano un veicolo tra i più efficaci per garantire la circolazione virale. Poi, chi detiene il potere può ovviamente permettersi al momento di imporre quel che vuole. Ma che almeno lo faccia senza nascondersi dietro insostenibli affermazioni pseudoscientifiche. Terrapiattismo di stato anche no, grazie.


Bibliografia selezionata

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