MIOZZO, OVVERO IL FANATISMO DISTORSIVO DEI DISPERATI

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L’intervista ad Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, pubblicata oggi su Corriere della Sera, è un concentrato di fallacie scientifiche e faziosità. Miozzo arriva a ipotizzare l’arresto per i no-vax. L’ennesima conferma di come l’ideologia vaccinista si stia trasformando in fanatismo ideologico, tanto più aggressivo quanto più la realtà ne demolisce i presupposti.

La narrativa vaccinista è ormai un castello di menzogne da cui ogni giorno si staccano calcinacci sempre più ingombranti e pericolosi. L’assioma della vaccinazione di massa come strumento per raggiungere l’immunità di gregge e impedire, quindi, la circolazione del virus si è fragorosamente schiantato contro la realtà. Quello che i più accorti avevano già intuito con la variante delta è ora diventato palese con omicron. Ai “free styler dell’immunologia”, come sarcasticamente li definisce il prof. Paolo Puccetti, non resta ormai che ripetere ad libitum la stessa menzogna, nella speranza che la maggioranza dei bi- e trivaccinati faccia prevalere il bias di conferma e la resistenza psicologica e continui, ancora per un po’, a chiudere gli occhi di fronte all’evidenza. Una toppa. Un puntello che potrà, al massimo, ritardare il cedimento strutturale, non evitarlo.

L’intervista ad Agostino Miozzo, ex coordinatore del Cts, pubblicata oggi sul Corriere della Sera, è un concentrato di falsità dimostrabili e fanatismo ideologico. Il topic è, ovviamente, difendere l’indifendibile, ossia dimostrare l’efficacia dei vaccini contro omicron in un momento in cui i contagi in Italia hanno sbaragliato qualsiasi record dall’inizio della pandemia e sollevato dubbi anche in molti vaccinisti della prim’ora.

Fonte: ourworldindata (dati aggiornati al 6 gennaio)

Prima fallacia. Si attribuisce all’efficacia del vaccino quella che è piuttosto una caratteristica intrinseca di omicron, ossia la scarsa aggressività. Uno studio danese di un paio di settimane fa ha già evidenziato come l’efficacia dei vaccini nei confronti della variante omicron diventi addirittura negativa dopo il 91° giorno. Di analogo tenore uno studio congiunto di ricercatori della Columbia University e scienziati dell’Università di Hong Kong pubblicato il 23 dicembre su Nature, che conferma come la variante omicron eluda facilmente la protezione immunitaria offerta dai vaccini. Se non bastasse la letteratura scientifica, vi è poi l’ulteriore conferma che arriva dalla realtà. Proprio stamani il Corriere Fiorentino riferisce del boom di contagi tra i sanitari della Toscana (tutti già vaccinati con la terza dose da mesi), che sta mandando in tilt l’azienda ospedaliera:

La conferma definitiva che il basso di numero di terapie intensive e decessi in rapporto al numero di contagi non è affatto dovuto alla protezione dei vaccini, come sostiene Miozzo, bensì al fatto che omicron si manifesta mediamente con sintomi molto più lievi rispetto alle varianti precedenti.

Ma il bello dell’intervista arriva alla fine. Miozzo non solo sostiene che in tempi di emergenza sia legittimo sospendere la democrazia, ma arriva addirittura a proporre l’arresto per chi non si vaccina.

Miozzo continua, dunque, ad alimentare la favola del no-vax come untore della società. Se la pandemia non è finita, anzi, se il virus è diventato oggi più contagioso di prima, la colpa è solo di chi non si vaccina. Un argomento di facile presa sulle platee televisive che fino a oggi hanno creduto a tutto ciò che è stato loro ripetuto per due anni dai presunti “esperti”, ma che a uno sguardo più attento rivela il penoso imbarazzo di chi è oggi costretto a difendere una menzogna con l’unico vero obiettivo di non perdere la faccia. Non importa se il no-vax non può contagiare, o perché negativo o perché comunque già escluso dalla vita sociale e dall’accesso al posto di lavoro. Il no-vax è pericoloso a prescindere, perché la sua disobbedienza mette a rischio la narrativa ufficiale del governo e del CTS e crea insicurezza in chi si è vaccinato. È la stessa esistenza del no-vax a rappresentare una minaccia per il paradigma vaccinista, nella misura in cui rende palese la totale follia e inefficacia delle decisioni adottate da un anno a questa parte dalla cabina di regia. Dunque, va punito in tutti i modi. Non basta l’esclusione dalla vita sociale. Non basta neppure la multa. Miozzo vorrebbe addirittura arrestarli. Peraltro, anche sforzandosi di prendere sul serio una simile ipotesi, resta da capire in che modo l’arresto del 10% che ad oggi non si è ancora vaccinato renderebbe meno contagiosa una variante che sta eludendo la presunta immunizzazione di milioni di individui già vaccinati con due o tre dosi.

È del tutto evidente che qui non ha senso scomodare l’epidemiologia, la statistica o gli studi scientifici. Siamo semplicemente di fronte a dei fanatici, oggi ancora più pericolosi di prima perché l’assioma che hanno sostenuto per più di un anno fa acqua da tutte le parti e viene smentito quotidianamente dalla realtà. Fanatici disperati. Costretti a coprire una menzogna con una menzogna sempre più grande. Sempre più astiosi, rabbiosi, intolleranti, sempre più inclini a soluzioni drastiche da regime totalitario quanto più si palesa la loro plateale sconfitta. Più hanno paura, più diventano aggressivi. 

C’è solo da augurarsi che, finita la guerra, i futuri vincitori sappiano dimostrare una maggiore pietas verso gli sconfitti di quella che oggi si scorge nelle parole di Miozzo e molti suoi colleghi. Diversamente, non sarà un futuro né felice né pacifico.

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