GOOGLE INAUGURA UFFICIALMENTE IL MINISTERO DELLA VERITÀ SUL COVID-19

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Google restringe ulteriormente i margini della libertà di espressione sul Covid-19. Le nuove linee guida vietano, tra le altre cose, contenuti che raccomandino l’uso di ivermectina o idrossiclorochina per la prevenzione del COVID-19 e affermazioni che mettano in dubbio l’efficacia delle mascherine. Dopo aver rimosso migliaia di video e chiuso centinaia di account che contestavano la regolarità delle scorse elezioni presidenziali negli USA, ora YouTube si accinge a fare lo stesso sul piano scientifico. Sarà ammesso solo e unicamente ciò che è raccomandato dalle autorità sanitarie e governative, depositarie dell’unica verità scientifica ammessa. Ciò che si pone al di fuori di esse verrà eliminato. Non è lontano il giorno in cui anche parlare di terapie domiciliari precoci sarà considerato anti-scientifico e, come tale, verrà messo al bando.

Fonte: Google Support/YouTube Help. Fai clic sull’immagine per ingrandire.

Le linee guida di Google sui contenuti relativi al Covid-19 ammessi sulla piattaforma video YouTube sono entrate in vigore per la prima volta lo scorso 20 maggio 2020. Fino a qualche settimana fa, però, tali linee guida erano piuttosto generiche e si limitavano a vietare contenuti che negassero l’esistenza stessa del Covid-19, la sua contagiosità, pericolosità o trasmissibilità, propagandassero cure miracolose o includessero altre affermazioni sul Covid-19 false o facilmente smentibili. Ancora il 10 aprile scorso la pagina delle linee guida di Google sul Covid-19 si presentava così. Da qualche settimana, tuttavia, Google ha ampliato le sue linee guida in modo molto più restrittivo, includendo tra i contenuti vietati anche tutti i video che mettano in evidenza l’efficacia dell’ivermectina e dell’idrossiclorochina. Nella nuova versione è ora messa ufficialmente al bando qualunque terapia o affermazione relativa al Covid-19 che “contraddica, metta in dubbio o solo si discosti da quanto raccomandato dalle autorità mediche locali e dall’OMS”. All’atto pratico, ciò significa che la verità scientifica sul Covid-19 negli USA inizia e finisce con Fauci e i CDC, in Italia inizia e finisce con il ministro Speranza e i vari televirologi, che, di fatto, da un anno dettano la linea al CTS e al ministero della sanità. Ciò che d’ora in poi si porrà al di fuori della verità ufficiale delle “local health authorities” sarà da considerarsi dannoso, pericoloso e fuorviante e, come tale, verrà rimosso. Ad esempio:

  • 1) Contenuti che raccomandano l’uso di ivermectina o idrossiclorochina per la prevenzione di COVID-19 
  • 2) Affermazioni secondo cui l’uso della mascherina è pericoloso o provoca effetti negativi sulla salute fisica
  • 3) Affermazioni secondo cui le mascherine non contribuiscono a prevenire la contrazione o la trasmissione di COVID-19
  • 4) Affermazioni sulle vaccinazioni COVID-19 che contraddicono il consenso degli esperti delle autorità sanitarie locali o dell’OMS 
  • 5) Affermazioni secondo cui un vaccino COVID-19 approvato può causare morte, infertilità, aborto spontaneo, autismo o contrazione di altre malattie infettive
  • 6) Affermazioni secondo cui un vaccino COVID-19 approvato contiene sostanze che non sono presenti nell’elenco degli ingredienti del vaccino, come materiale biologico dei feti (ad es. Tessuto fetale, linee cellulari fetali) o prodotti animali
  • 7) Affermazioni secondo cui un vaccino COVID-19 approvato altera il corredo genetico di una persona
  • 8) Affermazioni secondo cui i vaccini COVID-19 non riducono il rischio di contrarre COVID-19
  • 9) Affermazioni secondo cui un vaccino provoca la contrazione di COVID-19

Per mancanza di tempo, non ci soffermeremo a contestare nel merito ogni singolo punto. Ci limiteremo a ricordare, a titolo di esempio, che esistono 281 studi, di cui 209 già sottoposti a peer-review, che dimostrano l’efficacia dell’idrossiclorochina nella profilassi del Covid-19, e 89 studi, di cui 48 già sottoposti a peer-review, che dimostrano l’efficacia dell’ivermectina. Altra affermazione grossolana che meriterebbe ampio approfondimento è quella secondo cui i vaccini Covid-19 sarebbero “vaccini approvati”. Come noto, si tratta di vaccini approvati per l’uso di emergenza e non ancora omologati, ma Google sembra stranamente aver ignorato questo dettaglio. 

In sintesi. I margini per la libertà di espressione sulle reti sociali tradizionali si stanno assottigliando sempre di più. A tutti i livelli e in tutti i settori. Dopo aver rimosso migliaia di video e chiuso centinaia di account che contestavano la regolarità delle scorse elezioni presidenziali negli USA, ora YouTube si accinge a fare lo stesso sul piano scientifico. Sarà ammesso unicamente ciò che è ufficialmente raccomandato dalle autorità sanitarie e governative, depositarie dell’unica verità scientifica ammessa. Ciò che si pone al di fuori di esse verrà eliminato. Non è lontano il giorno in cui anche parlare di terapie domiciliari precoci sarà considerato anti-scientifico e, come tale, verrà messo al bando.

L’ultima volta che qualcuno tentò un’operazione del genere non finì proprio benissimo.

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