EUROTITANIC

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Esattamente un anno fa Sergio Giraldo, meglio noto su Twitter con lo pseudonimo di La durezza del vivere, scriveva questo thread. Fa un certo effetto rileggerlo oggi a distanza di 365 giorni. Certo, nessuno all’epoca poteva prevedere che la guerra in Ucraina sarebbe scoppiata a fine febbraio di quest’anno, ma la guerra ha solo amplificato un fenomeno che era già esploso da almeno un anno e che ha cause fondamentalmente diverse dall’attuale conflitto tra Occidente e Russia. Un articolo a dir poco profetico.

di: La durezza del vivere. 1 luglio 2021


La prima classe costa mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento…

Benvenuti in terza classe!

Con il progetto di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050, l’Unione Europea sta perseguendo una politica folle. Avrete certo visto l’aggiornamento per le bollette del terzo trimestre 2021, vero? +10% l’energia elettrica e +15% il gas: e questo solo perché il Governo è intervenuto nottetempo con un decreto che smorza gli effetti più acuti, altrimenti gli aumenti sarebbero stati del 30% peggiori.

Ma le toppe a disposizione del Governo per tappare i buchi sono quasi finite. Il Green Deal europeo è una droga per il mercato industriale. L’UE gonfia a dismisura (e per decenni!) la domanda di beni di cui non dispone, provocando così un innalzamento dei prezzi in tutto il mondo.

Ad esempio, perché mai il prezzo del litio dovrebbe scendere, quando la domanda prevista supera di 50 volte la produzione attuale? Per fare pannelli solari, pale eoliche, auto e batterie servono acciaio, alluminio, cobalto, terre rare, gomma, microprocessori. Tutto da importare, quasi tutto dalla Cina. Perché mai il prezzo dell’acciaio dovrebbe scendere, quando ne servirà dieci volte tanto? Poi l’Europa vuole fare l’acciaio verde, usando energie rinnovabili. E quanto costerà l’acciaio fatto così? E il bonus 110%? Gonfia la domanda, gonfia i prezzi. E chi paga? Lo sapete già.

Con il Green Deal dovremo pagare fatture stratosferiche alla Cina e poi dovremo pure restituire i soldi del Recovery Fund. Parlatemi ancora di debito buone e debito cattivo!

A Washington hanno capito che il Green Deal si tradurrà in un immenso travaso di fiumi di denaro europeo verso la Cina e sono preoccupati che ciò ne accresca la posizione già abbondantemente dominante. L’aumento generalizzato dei prezzi dei beni industriali utili al Green Deal si sta già mangiando il valore dei fondi stanziati: se prima con quei soldi potevi comprare 100, ora puoi comprare 80. Domani?

Il 14 luglio la Commissione presenterà il progetto di allargamento del sistema ETS alle importazioni e ai consumi di benzina e gas per riscaldamento. Un’altra bastonata per i cittadini, senza senso, senza cognizione. Con il preciso intento di nuocere, non curandosi delle conseguenze.

L’esigenza del blocco finanziario-industriale tedesco di creare nuovi mercati per i propri prodotti creerà un effetto domino spaventoso. Aumenti generalizzati che faranno innalzare il costo della vita, mentre i salari sono sempre più depressi. Al minimo accenno reale di inflazione, i soliti virtuosi tedeschi e i loro satelliti chiederanno l’aumento dei tassi, facendo esplodere (ancora di più) il debito, privato e pubblico. La legge di stabilità 2022 per il 2023 segnerà l’inizio del piano di rientro del debito, esploso con il Covid: significa che tra un anno si inizierà a discutere di come abbattere il debito (mentre già Draghi si è impegnato a rientrare del deficit per il 2022).

I pazzi di Bruxelles, senza freni, senza pietà, senza controllo, ci faranno schiantare a duecento all’ora contro il muro della realtà. Mala tempora currunt.

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