STASERA ASCOLTIAMO UN PO’ DI…
Per l’ottavo appuntamento della nostra rubrica vogliamo puntare l’attenzione sulla musica senza età del maestro Stefano Burbi.
Stefano Burbi, La rosa del deserto, Firenze, Basilica di San Lorenzo, 23 novembre 2013.
Orchestra dei Filarmonici di Firenze
Coro Città di Firenze
Ensemble Capriccio Armonico
————————————
Stefano Burbi:
direzione, composizione e arrangiamento
Leandro Carino:
violoncello solista
Ennio Clari e Gianni Mini:
maestri del coro
Non ci sembra affatto di esagerare nel definire senza età la musica di Stefano Burbi, compositore e direttore d’orchestra tra i più prolifici e prestigiosi della scena italiana e internazionale contemporanea.
La rosa del deserto, composizione originale di matrice sinfonica mai incisa su disco ed eseguita per la prima volta 10 anni fa, ne è la chiara dimostrazione. I limpidi riferimenti alla più nobile modalità compositiva della tradizione classica vedono il tema, inizialmente esposto in maniera ispirata dal violoncello, riaffiorare con l’oboe dopo l’elaborazione collettiva dell’orchestra, per poi tornare a cantare dalle corde del primo strumento solista mentre la composizione volge al termine.
Ma è grazie alla spinta dinamica fortemente suggestiva ed evocativa dei coristi utilizzati come timbri d’organo, magnificamente supportati da un’orchestrazione classica mai banale, che lo spettatore viene letteralmente trasportato a un livello di fruizione superiore rispetto al mero ascolto.
La musica suscita una vera e propria proiezione di immagini a livello inconscio.
Non è un caso che Burbi durante la sua già lunga e prestigiosa carriera si sia dedicato con successo alla realizzazione di colonne sonore, anche se le oltre 1000 composizioni al suo attivo – tra musica sinfonica, musica da camera, musica sacra, musiche di scena per il teatro, balletti e appunto colonne sonore – testimoniano un eclettismo votato alla ricerca prima e al consolidamento poi di una personale cifra stilistica aliena da sterili manierismi.
BIO
Stefano Burbi, fiorentino, laureato in Lettere, compositore e direttore d’orchestra dal talento precoce (all’età di 4 anni realizza le sue prime piccole composizioni, seguite in età giovanile da opere di musica da camera, musica sinfonica e musica sacra edite), viene eseguito spesso sia in Italia (fra l’altro, nei prestigiosi cartelloni del Festival Pucciniano e l’ Estate Fiesolana) che all’estero.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti di prestigio fra cui il premio al Festival del Cinema di Toronto nel 1996 come autore della migliore colonna sonora per il film Annigoni, di produzione italo-canadese; il premio Apoxiomeno nel 2016, insieme all’attore Remo Girone, l’artista Milo Manara e i premi Oscar Paul Haggis e Bulle August; il Premio delle Arti per la Sezione Musica (assegnato nelle edizioni precedenti anche a Stefano Bollani e Zubin Mehta); il Premio Franco Enriquez nel 2021 per la Sezione Compositori (assegnato in passato anche a Carla Fracci per la Danza ed Umberto Orsini per il Teatro).
La stampa lo ha definito autore “fecondo e di rara intensità”, “eccellente ed eclettico”, e “uno degli autori contemporanei più intensi ed interessanti, che, senza bisogno di artifici modernisti, scrive Musica con la Emme maiuscola arrivando al cuore dell’ascoltatore”.
Dal 1993 è “composer in residence” della prestigiosa Canadian Chamber Academy di Toronto – di cui è stato anche direttore – e dal 2007 dirige stabilmente l’Orchestra dei Filarmonici di Firenze.
Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Burbi
Sito:
http://www.stefanoburbi.com/
Canale YouTube:
https://www.youtube.com/@stefanoburbi/videos