GLI YACHT RUSSI SEQUESTRATI DIVENTANO UN FARDELLO PER I PAESI OCCIDENTALI

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Il mantenimento degli yacht sequestrati agli oligarchi russi è a carico dei Paesi che li hanno sequestrati e sta costando milioni di euro. Lo Yacht A, ormeggiato da un anno alla banchina del porto di Trieste, sta costando sette milioni di Euro ai contribuenti italiani.

L’Amore Vero, lo yacht di un oligarca russo, ancorato a La Ciotat (Bouches-du-Rhône) (NICOLAS TUCAT / AFP)

Fonte: France TV Info

https://www.francetvinfo.fr/monde/europe/manifestations-en-ukraine/guerre-en-ukraine-les-yachts-russes-saisis-par-les-pays-occidentaux-deviennent-des-gouffres-financiers_5762768.html


Sono ormeggiate nei porti da febbraio 2022 e costano molto. Un anno fa, con l’invasione dell’Ucraina, i paesi occidentali si sono affrettati a sequestrare i beni degli oligarchi russi che sostenevano Vladimir Putin. Tra questi sequestri ci sono stati in particolare yacht di lusso, soprattutto nel Mediterraneo.

Problema: queste barche ultralussuose devono essere mantenute per non perdere il loro valore e i Paesi che le hanno sequestrate sono quindi costrettu a pagare milioni di euro.

Il caso più emblematico è quello dello Yacht A, la barca a vela più grande del mondo, ormeggiato da un anno alla banchina del porto di Trieste, in Italia. Non si è riusciti a identificare il suo vero proprietario, che si suppone sia Andrey Melnichenko. La nave il cui prezzo di acquisto è stato stimato in 417 milioni è già costata ai contribuenti italiani più di sette milioni di euro.

Lo “Yacht A”, la barca a vela più grande del mondo, è ormeggiata da un anno nel porto di Trieste, in Italia. (ANDREAS SOLARO/AFP)

Anche la Repubblica Dominicana è alle prese con una di queste navi, per la quale deve pagare circa il 10% del valore totale per il mantenimento. Questa cifra può ancora aumentare a seconda delle caratteristiche di ciascuna barca. “Alcune hanno radar antimissile, altre i propri sottomarini o eliporti retrattili”, spiega Alex Finley, ex agente della CIA, ora specialista in influenza russa convertito in localizzatore di yacht. “Tutte queste tecnologie richiedono manutenzione. Non necessariamente perché tutto funzioni perfettamente, ma, almeno, in modo che tali dispositivi non presentino alcun pericolo per il personale del porto o per l’equipaggio”. Per non parlare degli equipaggi, oggi prigionieri di questi yacht di lusso.

È il caso dei marinai dell’Amore Vero, 86 metri di lunghezza, di proprietà del miliardario russo Igor Setchine, ormeggiato a La Ciotat, nelle Bouches-du-Rhône. Ma in questo caso, la manutenzione rimane fornita da una delle società di copertura del proprietario.


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