PIERO ANGELA E LE SUE MADAME BOVARY: ovvero ritratto di una generazione.

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Darwinista sociale, elitista, malthusiano, scientista accanito e ovviamente politicamente corretto e mai fuori dalle righe.

Piero Angela è un caso studio perfetto e non è una semplice coincidenza che sui social sia scattata l’adorazione post mortem da parte della generazione dei millennials (nati tra il 1981 e il 1996).

E’ normale che Piero fosse un feticcio per la carica dei semi-colti, la generazione con la parete della “cameretta” piena di master e il conto in banca perennemente al verde.

Di Danilo Zuccalà

Darwinista sociale, elitista, malthusiano, scientista accanito e ovviamente politicamente corretto e mai fuori dalle righe.

Piero Angela è un caso studio perfetto e non è una semplice coincidenza che sui social sia scattata l’adorazione post mortem da parte della generazione dei millennials (nati tra il 1981 e il 1996).

E’ normale che Piero fosse un feticcio per la carica dei semi-colti, la generazione con la parete della “cameretta” piena di master e il conto in banca perennemente al verde.

L’adorazione per Angela e ciò che rappresenta, il presunto colto che ha finalmente compiuto la scalata sociale e vive da esperto tra gli esperti omaggiato dai ricchi e potenti, è la cartina di tornasole del disastro esistenziale di una generazione: stracolmi di titoli e sottopagati, il sistema offre loro un’ultima possibilità di partecipare simbolicamente al mondo dei vincenti, un modo facile e a costo zero per chi comanda di permettere ai nuovi poveri del ceto medio riflessivo (ahimè molto poco riflessivo) di poter prendere le distanze dal mondo degli ultimi, di quelli che non ce l’hanno fatta nel rutilante, luccicante e spietato mondo del “non ci sono pasti gratis”.

E siccome il mostro della povertà bussa sempre più prepotentemente alla porta ecco che il meccanismo piscologico identitario si fa più forte e disperato: “Non ti meritavamo Piero”, un’affermazione che trasuda tutto il senso di inferiorità introiettata rispetto ai potenti di queste nuove generazioni, un rito ( di quelli che i semi-colti adepti del Cicap angeliano deridono) neo-scientista di tentata appartenenza alla casta dei buoni e resilienti.

Un’intera fetta della popolazione italiana che si aggrappa a queste medaglie al valore virtuali per scacciare il senso di impotenza e sconfitta. Questo come le foto su Instagram o i nuovi fotoromanzi netflicsiani per sconfiggere l’horror vacui di vite da eterni adolescenti; milioni di Madame Bovary che vivono di fantasie di vite che presto, non si sa bene come, si materializzeranno.

In fondo oggi al nuovo potere basta poco per tenerli buoni, ai boomer alla Fantozzi bisognava garantire un lavoro, una casa e le ferie pagate, qui basta lasciarli vagare sui social mentre condividono le perle burionesche di Medical Facts (persino i nomi di questa roba assomigliano alle sit-com yankee un tanto al chilo) o ci si prende gioco di chi crede in San Gennaro o nella Madonna per sentirsi un pò scienziati come piaceva al caro Piero e al suo Cicap.

Ovviamente come ciliegina sulla torta non poteva mancare la beffa: adoratori di un figuro che ha straparlato di merito e competenza ai quattro venti con toni sempre più duri contro un paese che fa fuggire i migliori, salvo poi piazzare il proprio pargolo sul proprio piccolo trono ereditario come un qualunque feudatario borbonico (del resto in buona compagnia di tutti gli esperti elitisti italiani, dalla Fornero sino al nostro pdr, tutti uniti nello straparlare di competizione all’ultimo sangue salvo poi piazzare il figliame nel tanto vituperato e inefficiente posto pubblico). E loro li ad adorarlo, la generazione delle lauree e lo stage a 600 euro, costretti ai doppi lavori e a fuggire raminghi per il mondo a far da camerieri.

Che dire, dott. Angela (solo diplomato liceo classico, chissà se lo sanno i tuoi ammiratori), chissà che dall’altra parte non le tocchi di incontrare il Dio con la corte dei Santi che ha tanto sbeffeggiato in vita, ma questa è questione sua e noi poveri figli del popolo speriamo per lei che non sia quello del Vecchio Testamento.

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7 thoughts on “PIERO ANGELA E LE SUE MADAME BOVARY: ovvero ritratto di una generazione.

  1. Quando ho letto il titolo dell’articolo ho pensato a lui e alla Gallavotti, prezzemolina, fatina tra i divulgatori, entusiasta e sorridente, mitica nel suo intervento al programma di martedì de LA7, in cui beata dichiarava che i ragazzi possono tranquillamente farsi il vaccino, ci sono casi di pericarditi e miocarditi ma rari e non gravi e (e qui cinguettii e fiori si sprecano) se andiamo a vedere il bilancio rischi e benefici….

    1. Dobbiamo rassegnarci a vivere nello stesso mondo di ignoranti e criminali. Loro faranno da guida al popolo credulone e saranno prodighi di molte cose da bere.

  2. Pur condividendo in generale il contenuto dell’articolo, segnalo che Piero Angela ha ricevuto diverse lauree honoris causa. Segnalo anche nel testo dell’articolo: “sentirsi un pò (sic) scienziati”.

    1. Seee
      Honoris causa ma nessuna reale… Se vogliamo ha lavorato senza titolo di studio… C’è a chi è permesso lavorare senza…

  3. Bell’articolo ed il fatto che non se ne vedano molti in giro è segno che il monolite sta facendo, oramai da tempo immemore, un lavoro certosino…

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