STUDIO DANESE: LA PROTEZIONE DEI VACCINI MRNA CONTRO OMICRON DECRESCE RAPIDAMENTE

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Studio danese: i vaccini a mRNA proteggono al 55,2% contro omicron il primo mese, ma poi l’efficacia decresce rapidamente fino a diventare negativa.

dal canale Studi scientifici: VACCINI e SARS-CoV-2


“Efficacia contro l’infezione da SARS-CoV-2 con le varianti Omicron o Delta a seguito di una serie di vaccinazioni a due o tre dosi con BNT162b2 [Pfizer-BioNTech] o mRNA-1273 [Moderna]”
medRxiv | 22/12/21 [pre-print]

ABSTRACT

In questa breve comunicazione mostriamo i risultati della ricerca originale con le prime stime dai database nazionali danesi dell’efficacia del vaccino (VE) contro la nuova variante SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529) fino a cinque mesi dopo una serie di vaccinazioni primarie con i vaccini BNT162b2 o mRNA-1273. Il nostro studio fornisce prove di protezione contro l’infezione con la variante Omicron dopo il completamento di una serie di vaccinazioni primarie con i vaccini BNT162b2 o mRNA-1273; in particolare, abbiamo trovato un VE contro la variante Omicron del 55,2% (intervallo di confidenza 95% (CI): 23,5-73,7%) e 36,7% (95% CI: -69,9-76,4%) per i vaccini BNT162b2 e mRNA-1273 , rispettivamente, nel primo mese dopo la vaccinazione primaria. Tuttavia, il VE è significativamente inferiore a quello contro l’infezione da Delta e diminuisce rapidamente nel giro di pochi mesi. La VE viene ristabilita dopo la rivaccinazione con il vaccino BNT162b2 (54,6%, 95% CI: dal 30,4 al 70,4%).

“Dal 12 Dicembre 2021 in Danimarca sono stati identificati 5.767 casi di Omicron con un’età media di 28 anni. Tra coloro che hanno completato recentemente il ciclo primario di vaccinazione, l’efficacia del vaccino contro Omicron è stata del 55,2% e 36,7% rispettivamente per i vaccini [Pfizer-BioNTech] e [Moderna], con prove di un rapido declino nel corso di cinque mesi.”


CONCLUSIONE
L’efficacia contro Omicron dal giorno 91 diventa negativa: -76,5%. Lo studio solleva un pesante interrogativo: il sistema immunitario rischia effettivamente di essere danneggiato dalla dipendenza dalla somministrzione ripetuta di dosi (con una sicurezza nel lungo periodo ad oggi incerta, per non dire completamente ignota)?

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