ROLLOUT PER IL DRONE DA COMBATTIMENTO SUKHOI S-70 OKHOTNIK

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Presso lo stabilimento di Novosibirsk, in Siberia, ha compiuto il suo primo volo il drone da combattimento russo S-70 Okhotnik (“cacciatore”). Il mezzo è il primo tentativo pienamente compiuto, da parte russa, di dotarsi di un mezzo senza controllo umano diretto con capacità di combattimento. Il mezzo sembra avere come scopo primario il controllo dell’immenso territorio siberiano. La possibilità di armarlo suggerisce, inoltre, che uno dei suoi obiettivi sia liberare risorse “convenzionali” dalla necessità di un controllo diretto del territorio e dello spazio aereo. Il mezzo verrà gradualmente integrato in una più ampia rete di controllo radar e satellitare. L’ S-70 va ad unirsi ai droni americani Avenger dell’USAF ed al Pegasus dell’US Navy, mezzi che come lOkhotnik, sono in pieno sviluppo per il raggiungimento del “ready combat”. Era prevedibile che un paese come la Russia, con elevate conoscenze e capacità aeronautiche, avrebbe prima o poi sviluppato un mezzo simile a quello del principale competitor, cioè l’industria aerospaziale americana. Tra le soluzioni più “rustiche” del mezzo russo, vi è l’ugello di scarico del motore allungato, probabilmente per ridurre la signatura infrarossa, rispetto ad altre soluzioni architettoniche dei mezzi occidentali. L’S-70 rappresenta a pieno titolo l’ennesimo passo dell’industria aerospaziale russa verso l’ammodernamento. Guarda il video su RT

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