STASERA ASCOLTIAMO UN PO’ DI…
Per il settimo appuntamento della nostra rubrica musicale parliamo ancora di jazz con l’intimismo interpretativo di Marco Evangelista.
Marco Evangelista, As time goes by, dall’album “Time for ballads” (2023) – Mellotone Studio
Marco Evangelista:
flicorno soprano e arrangiamenti
Fausto Perticoni:
chitarra
Stefano Fanini:
contrabbasso
Alessandro Ricci:
batteria
Come confessa apertamente il leader del progetto, l’album “Time for ballads”, pubblicato a febbraio di quest’anno, nasce come una sorta di autoterapia e reazione a un periodo non facile.
Infatti, per Marco Evangelista, trombettista, arrangiatore e produttore di origini napoletane trapiantato in Umbria, questo terzo disco a proprio nome – registrato interamente in un solo giorno come da storica tradizione jazzistica – segna una nuova importante tappa di rinascita dopo circa 15 anni di lontananza forzata dagli strumenti a fiato.
Una tappa caratterizzata dal timbro vellutato del flicorno, che Marco ha recentemente scelto come esclusivo compagno delle proprie esecuzioni e che si sposa perfettamente con le atmosfere morbide e rarefatte delle 12 tracce appositamente arrangiate da lui stesso.
Perfettamente in linea con il pacato lirismo del trombettista partenopeo, l’album ospita anche le voci calde e suadenti di Barbara Baldaccini e Mike Warren, protagoniste in due tracce distinte (rispettivamente The nearness of you e It never entered my mind) .
BIO
Marco Evangelista, classe 1984 scopre l’amore per la musica tra le mura domestiche ed intraprende gli studi di pianoforte con assiduità dall’età di 6 anni.
Intorno ai 10 anni si avvicina alla tromba, rapito dall’ascolto di una vecchia audiocassetta dell’orchestra di Duke Ellington. Nel 1999 partecipa alle clinics “Berklee at Umbria Jazz”, che torna a frequentare nel 2001 ottenendo il riconoscimento di “Miglior talento” di
quella edizione.
Successivamente entra a far parte della Terni Jazz Orchestra diretta da Marco Omicini con cui collabora fino al 2004.
Parallelamente frequenta il corso di composizione presso il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia, dove discute la tesi per il diploma di secondo livello, nell’aprile del 2015, presentando una propria opera inedita di ricerca musicale intitolata Tavola dei suoni espansi (disponibile dal 2019 online in Italiano e in Inglese).
Agli studi affianca una densa attività di arrangiatore e produttore in studio di registrazione che lo porterà a realizzare circa 80 lavori dal 2008 ad oggi, spaziando attraverso vari generi musicali, in Italia, Etiopia e Stati Uniti.
Nel 2020 realizza “Musical heritage” il primo album a suo nome contenente cover, standard e brani originali caratterizzati da sonorità elettroniche e influenze reggae, soul e jazz.
Nel 2022 Marco registra nel suo Mellotone Studio, inaugurato appena un anno prima a Perugia, “A place to be”, il secondo disco a proprio nome, in cui brani originali e jazz standard tornano a vestirsi di suoni acustici.
Attualmente si divide tra la didattica, le produzioni in studio di registrazione e l’attività concertistica.
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