ANCHE LA BULGARIA CONSIDERA IL DIVIETO ALL’IMPORTAZIONE DEL GRANO UCRAINO

Dopo Polonia e Ungheria, anche la Bulgaria sta considerando un divieto alle importazioni di grano ucraino, ha affermato il ministro dell’agricoltura Yavor Gechev. La decisione arriva sulla scia di un’ondata di proteste di produttori di grano e agricoltori bulgari.

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Dopo Polonia e Ungheria, anche la Bulgaria sta considerando un divieto alle importazioni di grano ucraino, ha affermato il ministro dell’agricoltura Yavor Gechev, secondo quanto riportato domenica dalla radio nazionale bulgara.

Nel frattempo, Reuters ha citato domenica un portavoce della Commissione europea che ha affermato che l’azione unilaterale sul commercio da parte degli Stati membri dell’Unione europea è inaccettabile. La dichiarazione è arrivata dopo che la Polonia e l’Ungheria hanno annunciato il divieto di importazione di grano e altri alimenti dall’Ucraina per proteggere il settore agricolo locale.

“Gli interessi bulgari devono essere salvaguardati, in particolare quando due dei paesi (interessati) reagiscono in questo modo. Se non reagiamo in modo simile, l’accumulo sul territorio bulgaro potrebbe diventare ancora più grande”, ha detto Gechev.

Lunedì sono attese le relazioni sui presupposti giuridici per l’imposizione dei divieti da parte delle autorità competenti degli altri Paesi. Il ministero dell’Agricoltura collabora anche con il ministro dell’Economia, responsabile di questo tipo di misure. Dopo aver raccolto tutte le informazioni rilevanti, Gechev prevede di comunicare con il presidente, che ha responsabilità dirette in questa situazione, martedì, quindi è una questione di tempo, ha detto.

Le decisioni arrivano sulla scia di un’ondata di proteste di produttori di grano e agricoltori in Bulgaria e Romania contro l’importazione esente da dazio di merci ucraine che chiedono la parità di trattamento. La Bulgaria ha chiesto una risposta a Bruxelles lo scorso settembre, ha ricordato Gechev. “Siamo a conoscenza degli annunci della Polonia e dell’Ungheria in merito al divieto di importazione di cereali e altri prodotti agricoli dall’Ucraina”, ha affermato il portavoce della Commissione europea in una dichiarazione inviata via e-mail. “In questo contesto, è importante sottolineare che la politica commerciale è di competenza esclusiva dell’UE e, pertanto, azioni unilaterali non sono accettabili”, si legge inoltre nella dichiarazione.