PERCEZIONE DEI DECESSI DA COVID-19 E DA VACCINI COVID-19: RISULTATI DI UN’INDAGINE IN RETE

1

Realizzata dal Canale Telegram https://t.me/MarCosent

Versione in inglese: https://marcocosentino.substack.com/p/perception-of-deaths-from-covid-19

Riassunto

Scopo di questo studio era mostrare la fattibilità di un’indagine sulla percezione dei decessi da COVID-19 e da vaccini COVID-19 nella popolazione italiana, sull’esempio di indagini analoghe realizzate in altri paesi. A tal fine, è stato predisposto un questionario distribuito su alcune piattaforme social. Hanno partecipato all’indagine quasi 1,400 persone. I partecipanti hanno segnalato tra i propri famigliari decessi associati a COVID-19 nel 4.9% dei casi e decessi associati ai vaccini COVID-19 nell’8.3% dei casi. Il campione di persone che ha preso parte a questo studio, per quanto relativamente numeroso, non intende essere in alcun modo rappresentativo della popolazione generale. Il dato conclusivo non va dunque preso come una stima quantitativa dei decessi associati ai vaccini COVID- 19 bensì come l’indicatore di una grave preoccupazione diffusa riguardo alla sicurezza di questi prodotti. I dati nazionali di morbilità e mortalità per stato vaccinale dovrebbero essere sistematicamente analizzati dagli enti istituzionalmente preposti alla tutela della salute pubblica e resi pubblicamente disponibili, così da consentire analisi indipendenti e terze e più in generale una trasparente discussione pubblica tra esperti privi di conflitti di interesse.

Premessa e obiettivi

Quanti siano realmente i decessi causati da COVID-19 e dai vaccini COVID-19 è questione di importanza cruciale per una compiuta valutazione delle strategie messe in atto per controllare la “pandemia”. Al momento pare impossibile giungere a conclusioni condivise e i dibattiti sull’argomento sono particolarmente accesi, anche a causa della mancanza di dati istituzionali completi, attendibili e pubblicamente accessibili. Recentemente, sono stati tentati approcci al tema attraverso indagini sull’opinione e la percezione che le persone hanno sulla base delle loro esperienze (riassunti qui: https://stevekirsch.substack.com/p/vax-deaths-covid-deaths-according). In particolare, negli Stati Uniti la società di sondaggi Rasmussen Reports ha recentemente realizzato un’indagine su un campione di 1.078 cittadini statunitensi. Ci siamo dunque proposti di verificare la fattibilità di una ricerca analoga.

Metodi

E’ stato predisposto un questionario in lingua italiana analogo a quello utilizzato da Rasmussen Reports. A differenza di costoro, che hanno rilevato le opinioni in funzione dell’orientamento politico dei partecipanti, in questo studio sono state aggiunte due domande facoltative volte a rilevare l’eventuale pregresso COVID-19 e la condizione vaccinale. Il questionario completo nella forma in cui è stato proposto è disponibile in rete (https://forms.gle/w8ep5mMesyUdAgaM9). Il questionario è stato sviluppato sulla piattaforma Google Moduli. La compilazione richiedeva l’accesso a Google per limitare la possibilità che una stessa persona compilasse più volte in questionario. Il questionario è stato diffuso e pubblicizzato tramite il canale Telegram https://t.me/MarCosent. Il post Telegram è stato pubblicato in forma condivisibile ed è di conseguenza stato diffuso da un numero imprecisato di altri profili. Il questionario è rimasto aperto dalle 20:00 del 31 marzo 2023 alle 13 del 2 aprile 2023.

Analisi statistica

Le risposte sono state scaricate su un foglio MS Excel e analizzate in maniera descrittiva. Ai fini delle analisi, le risposte “no” e “non so” sono state riunite in un’unica categoria. Le differenze tra variabili continue sono state valutate tramite il test del t di Student a due code, mentre le differenze tra variabili categoriali sono state valutate tramite il test esatto di Fisher, con il livello di significatività osservato (p) fissato al 5% (0,05). In ogni caso, questo valore ha il solo scopo di discriminare tra ampie correlazioni nel campione e non implica alcun significato inferenziale. I calcoli statistici sono stati eseguiti utilizzando GraphPad Prism versione 8.0.0 per Windows, GraphPad Software, San Diego, CA, USA, www.graphpad.com.

Risultati

Partecipanti

Sono state fornite complessivamente 1,394 risposte. Le caratteristiche dei partecipanti così come indicate da ciascuno di essi sono riassunte nella Tabella 1.

Tabella 1. Caratteristiche dei partecipanti.

 F%M%totale%
n64946.6c74553.4c1,394 
Età (anni)      
media±DS53.2±9.6 53.3±10.8 53.2±10.3 
mediana52 53 53 
min-max24-92 20-95 20-95 
COVID-19 pregresso50377.5d52770,7d*1,03073.9
Vaccinatia8613.3d14219,1d*22816.4
preoccupazione    per SARS-CoV- 2/COVID-19b      
meno26040.1d30641.1d56640.6
uguale38659.5d43658.5d82259.0
più30.5d30.4d60.4
Note: a: include ciclo completo e ciclo completo più richiami; b: rispetto a un anno fa; c: rispetto al totale; d: rispetto al totale del sottogruppo F o M. * = P<0.05 vs M.

Poco più della metà dei partecipanti è di sesso maschile, e maschi e femmine non differiscono per l’età. Le femmine hanno contratto COVID-19 in misura maggiore rispetto ai maschi (77.5% vs 70.7%), mentre i maschi sono vaccinati in misura maggiore rispetto alle femmine (19.1% vs 13.3%). La preoccupazione per SARS-CoV-2/COVID-19 rispetto a un anno fa è analoga tra maschi e femmine.

Le caratteristiche dei partecipanti sono state analizzate anche rispetto all’aver contratto COVID-19 e allo stato vaccinale. Le caratteristiche rispetto al pregresso COVID-19 sono riportate nella Tabella 2.

Tabella 2. Caratteristiche dei partecipanti rispetto al pregresso COVID-19.

 COVID-19totale 
  no   
n1,030%354%1,384%
F/M503/527 140/214* 643/741 
Età (anni)      
media±DS52.3±9.6 55.9±11.5* 53.2±10.3 
mediana52 55 53 
min-max22-91 20-95 20-95 
Vaccinatia15815.37019.822816.5
preoccupazione   per SARS-CoV- 2/COVID-19b      
meno42841.613337.656140.5
uguale59958.221861.681759.0
più30.330.860.4
Note: a: include ciclo completo e ciclo completo più richiami; b: rispetto a un anno fa. * = P<0.05 vs “sì”.

Le femmine sono in percentuale maggiore tra coloro che hanno contratto il COVID-19 (48.8% vs 39.5%) e l’età è inferiore tra coloro che lo hanno contratto, in media di oltre 3.5 anni (55.9 vs 52.3), mentre la differenza nella percentuale di vaccinati tra coloro che hanno e non hanno contratto il COVID-19 non raggiunge la significatività statistica (15.3% vs 19.8%, P = 0.056). La preoccupazione per SARS-CoV-2/COVID-19 rispetto a un anno fa è analoga tra coloro che hanno e non hanno contratto il COVID-19.

Le caratteristiche rispetto allo stato vaccinale sono riportate nella Tabella 3.

Tabella 3. Caratteristiche dei partecipanti rispetto allo stato vaccinale.

 Vaccino COVID-19totale 
 no a   
n1,129%228%1,357%
F/M542/587 86/142* 628/729 
Età (anni)      
media±DS53.3±10.2 53.0±11.0 53.2±10.3 
mediana53 53 53 
min-max20-95 24-92 20-95 
COVID-19 pregresso84875.115869.31,00674.1
preoccupazione   per SARS-CoV- 2/COVID-19b      
meno41536.813458.8*54940.5
uguale70962.89340.880259.1
più50.410.460.4
Note: a: include ciclo completo e ciclo completo più richiami; b: rispetto a un anno fa. * = P<0.05 vs “no”.

Le femmine sono in percentuale maggiore tra i non vaccinati (48.0% vs 37.7%). La differenza nella percentuale di coloro che hanno contratto il COVID-19 tra non vaccinati e vaccinati non raggiunge la significatività statistica (75.1% vs 69.3%, P = 0.069). La preoccupazione per SARS-CoV- 2/COVID-19 si è ridotta in misura maggiore tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati (58.8% vs 36.8%).

Decessi per COVID-19

Complessivamente, 68 partecipanti (4.9% del totale) dichiarano che tra i propri famigliari vi sono deceduti a causa del COVID-19. Il confronto tra coloro che hanno e non hanno contratto COVID-19 è riportato in Tabella 4, mentre il confronto tra vaccinati e non vaccinati è riportato in Tabella 5.

Tabella 4. Percezione di deceduti a causa del COVID-19 tra i famigliari rispetto al pregresso COVID-19.

  Decessi per COVID-19
   no/non so 
COVID-19nn%n%
1030575.597394.5
no/non so354113.134396.9
non dice1000.010100.0
totale1,394684.91,32695.1

La differenza nella frequenza di percezione di deceduti a causa del COVID-19 tra i propri famigliari tra coloro che hanno e non hanno contratto il COVID-19 non raggiunge la significatività statistica (5.5% vs 3.1%, P = 0.086).

Tabella 5. Percezione di deceduti a causa del COVID-19 tra non vaccinati e vaccinati (ciclo completo e ciclo completo più richiami).

  Decessi per COVID-19
   no/non so 
Vaccinatonn%n%
1,129534.71,07695.3
no/non so228146.121493.9
non dice3712.73697.3
totale1,394684.91,32695.1

La differenza nella frequenza di percezione di deceduti a causa del COVID-19 tra i propri famigliari tra vaccinati e non vaccinati non raggiunge la significatività statistica (4.7% vs 6.1%, P = 0.401).

Decessi per vaccini COVID-19

Complessivamente, 115 partecipanti (8.3% del totale) dichiarano che tra i propri famigliari vi sono deceduti a causa dei vaccini COVID-19. Il confronto tra coloro che hanno e non hanno contratto COVID-19 è riportato in Tabella 6, mentre il confronto tra vaccinati e non vaccinati è riportato in Tabella 7.

Tabella 6. Percezione di deceduti a causa dei vaccini COVID-19 tra i famigliari rispetto al pregresso COVID- 19.

  Decessi per vaccini COVID-19
   no/non so 
COVID-19nn%n%
1030817.994992.1
no/non so354329.032291.0
non dice10220.0880.0
totale1,3941158.31,27991.7

La differenza nella frequenza di percezione di deceduti a causa dei vaccini COVID-19 tra i propri famigliari tra coloro che hanno e non hanno contratto il COVID-19 non raggiunge la significatività statistica (7.9% vs 9.0%, P = 0.500).

Tabella 7. Percezione di deceduti a causa dei vaccini COVID-19 tra non vaccinati e vaccinati (ciclo completo e ciclo completo più richiami).

  Decessi per vaccini COVID-19
   no/non so 
Vaccinatonn%n%
1,129988.71,03191.3
no/non so228135.721594.3
non dice37410.83389.2
totale1,3941158.31,27991.7

La differenza nella frequenza di percezione di deceduti a causa dei vaccini COVID-19 tra i propri famigliari tra vaccinati e non vaccinati non raggiunge la significatività statistica (8.7 vs 5.7, P = 0.146).

Discussione

I risultati di questa indagine, cui hanno partecipato quasi 1,400 persone, indicano che il 4.9% ritiene di aver avuto tra i propri famigliari persone decedute a causa di COVID-19, mentre l’8.3% ritiene di aver avuto tra i propri famigliari persone decedute a causa dei vaccini COVID-19. Le caratteristiche dei partecipanti, riassunte nella Tabella 1, consentono di escludere qualsiasi riferimento quantitativo alla popolazione italiana reale, essendo il campione costituito in larga prevalenza da soggetti non vaccinati (83.6%), che hanno liberamente scelto di rispondere a un questionario su canali social. In

questo campione, la percezione dei decessi associati a COVID-19 sembra d’altra parte alquanto esagerata. Secondo ISTAT, i nuclei famigliari in Italia sono circa 16.5 milioni. Ipotizzando un deceduto per nucleo famigliare, si avrebbero 16.5 milioni x 4.9% = 808,500 deceduti totali. Secondo GIMBE, che fa riferimento ai dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità, i deceduti sarebbero invece ad oggi 188,933, ovvero 4.28 volte in meno. Questo rapporto in eccesso potrebbe essere spiegato ipotizzando che ogni partecipante abbia identificato i propri famigliari includendo nuclei famigliari ulteriori rispetto a quello ristretto. Un’altra spiegazione potrebbe risiedere nella preoccupazione per il COVID-19, anche se le risposte alla specifica domanda paiono escluderla. In ogni caso, utilizzando il rapporto tra decessi COVID-19 percepiti e reali per il calcolo dei decessi associati ai vaccini COVID-19, si giungerebbe a una cifra finale per questi ultimi di 319,976. Questa cifra non deve essere interpretata come una misurazione quantitativa dei reali decessi associati ai vaccini COVID-19 bensì come una misura della preoccupazione obiettivamente presente nel campione che ha partecipato alla rilevazione.

Limiti dello studio

Il principale limite è costituito dal campione che non intendeva essere in alcun modo rappresentativo della popolazione generale. Anche il sondaggio di Rasmussen Reports, svolto su un campione minore di questo (1,078 vs 1,392), pur introducendo alcuni accorgimenti per la stratificazione dei rispondenti, non utilizzava un campionamento tale da rendere il campione rappresentativo della popolazione generale. Altri limiti includono l’utilizzo di una piattaforma che – pur richiedendo l’autenticazione – non garantisce l’identità del partecipante e nemmeno che ognuno dia una sola risposta e, soprattutto, la pubblicizzazione e la distribuzione attraverso canali social orientati al pensiero critico su COVID- 19 e sui vaccini COVID-19. Quest’ultimo aspetto è verosimilmente il maggiore responsabile della ridotta percentuale di partecipanti vaccinati (16.4% a fronte di una percentuale nazionale di vaccinati compresa tra 80% e 90%.

D’altra parte, nel campione sembrano anche sovra-rappresentati i guariti (73.9%, a fronte di un dato nazionale stimato intorno al 50%). A tal proposito va tuttavia detto che il questionario non includeva alcuna definizione di COVID-19 e dunque una percentuale di guariti superiore a quella ufficiale è un risultato plausibile che probabilmente include ad esempio i COVID-19 diagnosticati con test autosomministrati.

Conclusioni

Questo studio condotto su piattaforme social e che ha incluso un campione autoselezionato non rappresentativo della popolazione generale rivela una percezione di decessi associati a COVID-19 alquanto amplificata e una ancor maggiore percezione di decessi associati ai vaccini COVID-19. Malgrado tutti i potenziali fattori di confondimento che affliggono i risultati, che impediscono una loro estensione alla popolazione generale, non si può non concludere riguardo all’esistenza di una diffusa preoccupazione sulla sicurezza dei vaccini COVID-19. Gli enti istituzionali preposti alla vigilanza sulla sicurezza dei vaccini e più in generale i decisori politici responsabili della salute pubblica avrebbero dunque il dovere di intraprendere iniziative utili a fugare questa preoccupazione, in primo luogo analizzando sistematicamente i dati di mortalità per stato vaccinale, e rendendoli pubblicamente disponibili per analisi indipendenti e terze, garantendo in tal modo una trasparente discussione pubblica tra esperti privi di conflitti di interesse.

Condividi!

1 thoughts on “PERCEZIONE DEI DECESSI DA COVID-19 E DA VACCINI COVID-19: RISULTATI DI UN’INDAGINE IN RETE

  1. Anche se un improvviso ripensamento sulle gestione dei vaccini dovesse subentrare, ritengo impossibile avere dati significativi sul numero degli effetti avversi. La farmacovigilanza è stata, oltre che ostacolata in ogni modo, resa del tutto inattendibile per i suoi limiti temporali di correlazione, adatti ad un vero vaccino. In più, la tipologia degli effetti avversi è talmente varia, che forse non siamo ancora in grado di riconoscerli tutti. Si tratta del “delitto perfetto”, di fronte al quale non vi è che la rassegnazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *