GOOGLE SFIDA MICROSOFT: IN ARRIVO BARD PER CONTRASTARE ChatGPT

Google ha reso noto che renderà presto disponibile un chatbot conversazionale chiamato Bard. La mossa fa parte della battaglia sull’intelligenza artificiale con Microsoft, che ha investito miliardi nei creatori di ChatGPT, un’app linguistica che imita in modo convincente la scrittura umana.

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ChatGPT, creato dalla società di San Francisco OpenAI, ha fatto scalpore per la sua capacità di scrivere saggi, poesie o codice di programmazione on demand in pochi secondi, scatenando diffusi timori di imbrogli o che intere professioni diventino obsolete. Microsoft ha annunciato il mese scorso che sta sostenendo OpenAI e ha iniziato a integrare le funzionalità di ChatGPT nella sua piattaforma Teams, con l’aspettativa che adatterà l’app alla sua suite Office e al motore di ricerca Bing.

Lo straordinario successo di ChatGPT ha attivato il “codice rosso” presso Google. La pressione ad agire è accresciuta dagli scarsi risultati pubblicati la scorsa settimana da Alphabet, società madre di Google, che non ha soddisfatto le aspettative degli investitori. Il mese scorso la società ha annunciato che avrebbe licenziato 12.000 persone con l’obiettivo di puntare di più in futuro sui progetti di intelligenza artificiale.

In un post pubblicato ieri sul suo blog, il CEO di Google Sundar Pichai ha affermato che l’intelligenza artificiale conversazionale Bard di Google verrà testata con un piano per renderla più ampiamente disponibile al pubblico “nelle prossime settimane”. Bard si basa su LaMDA, il modello linguistico dell’azienda per il sistema di applicazioni di dialogo, ed è in fase di sviluppo da diversi anni. “Bard cerca di combinare l’ampiezza della conoscenza del mondo con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri modelli linguistici di grandi dimensioni”, ha affermato Pichai, riferendosi alla tecnologia alla base dell’IA simile a ChatGPT. “Attinge informazioni dal web per fornire risposte fresche e di alta qualità”, ha aggiunto.

Prima che emergesse ChatGPT, rilasciato alla fine di novembre, Google era riluttante a lanciare la propria intelligenza artificiale basata sul linguaggio, temendo che rilasciare una tecnologia ancora non pronta potesse danneggiare la sua immagine. Pichai ha insistito sul fatto che le risposte fornite da Bard avrebbero “soddisfatto un livello elevato di qualità, sicurezza e radicamento nelle informazioni del mondo reale”.

Come ChatGPT, anche Bard utilizzerà una versione limitata del suo modello linguistico di base per ridurre la potenza di calcolo e raggiungere un pubblico più ampio. Google ha anche affermato che gli utenti vedranno presto funzionalità basate sull’intelligenza artificiale nel suo motore di ricerca. Le risposte di nuovo stile “distillerebbero informazioni complesse e molteplici prospettive in formati facili da digerire”, ha affermato Pichai.