ENTRA IN VIGORE L’EMBARGO UE. IL PETROLIO RUSSO SI DIRIGE AD EST
Tutto come previsto. Petrolio e prodotti raffinati, vietati in Europa, prendono la via dell’Asia, principalmente dell’India, che poi li rivende in Occidente e in Europa. Una pantomima che segue un copione scontato e prevedibile.
Fonte: Reuters
L’embargo totale dell’Unione Europea sui prodotti petroliferi russi è entrato in vigore il 5 febbraio, ma i dati dei trader e di Refinitiv mostrano che la maggior parte dell’olio combustibile e del gasolio sottovuoto della Russia viene già spedito in altre regioni, principalmente in Asia.
A gennaio, meno del 5% di olio combustibile e gasolio sottovuoto russo è stato spedito verso i paesi dell’UE, di cui circa 100.000 tonnellate ad Agioi Theodoroi in Grecia, circa 80.000 tonnellate al porto lettone di Ventspils e 30.000 tonnellate al porto italiano di Augusta. “Superfluo aggiungere che è abbastanza facile deviare quei resti verso altre destinazioni”, ha detto un trader.
L’UE ha iniziato a limitare le importazioni e il transito di alcuni oli combustibili dalla Russia sei mesi fa, con il codice doganale 2707. Il divieto totale che entrerà in vigore questo mese. Anche le nazioni industrializzate del G7 hanno imposto un price cap per le spedizioni di carburante russo. In risposta, i trader hanno dirottato i carichi verso l’Asia e il Medio Oriente e hanno utilizzato sempre più carichi da nave a nave (STS) per trasportare il loro petrolio.
A dicembre e gennaio le esportazioni totali russe di olio combustibile e gasolio sottovuoto sono state di circa 4,2-4,5 milioni di tonnellate al mese. Secondo i dati Refinitiv, la Russia ha esportato oltre 0,8 milioni di tonnellate di olio combustibile nel dicembre 2022 in India, che acquista i prodotti petroliferi da lavorare ai coker nelle sue raffinerie. Nel gennaio 2023, le spedizioni di olio combustibile dalla Russia all’India ammontavano ad almeno 0,5 milioni di tonnellate.
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