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27 gennaio 2023, la notizia è importantissima.
Finalmente una Commissione Medica Ospedaliera riconosce il nesso di causa di una paziente 65enne colpita da ischemia a seguito della somministrazione del vaccino anti-covid19 AstraZeneca avvenuta due anni fa.
La 1° Commissione medica di Padova ha ritenuto infatti che

“possa sussistere il nesso di causa tra la vaccinazione somministrata e la successiva condizione patologica sofferta dalla paziente”.

L’organismo ha confermato la menomazione permanente della donna, rilevando la correlazione tra la vaccinazione e l’insorgenza delle patologie legate alla VITT (trombosi e trombocitopenia indotta da vaccino). L’istante ha esitato una semiparalisi sx e quindi, ex legge 210/1992, sarà indennizzata con un assegno mensile di € 925,00 in quanto rientrante nella fascia di indennizzo più alta.

L’importanza dell’accertamento è nel fatto di costituire un precedente probante nei casi consimili e potrà essere citato a sostegno delle istanze per indennizzo che saranno presentate alle C.M.O.

Per ora si tratta solo del “vaccino” AstraZeneca ma, dati sugli eventi avversi alla mano, sarà inevitabile che ciò si ripeterà anche per gli altri sieri.

Avanti tutta con le necessarie richieste di indennizzo.
Macte animo

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