MICRO-BIGNAMINO: LOGICA DI POTENZA, LOGICA CAPITALISTICA, ORDINE INTERNAZIONALE UNIPOLARE E ORDINE INTERNAZIONALE MULTIPOLARE.

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Una analisi del rapporto tra Logica di Potenza e Logica Capitalistica a cura di Roberto Buffagni

a. La logica di potenza si manifesta tra potenze (Stati), ed è permanente. La premessa è che il conflitto tra potenze non cesserà mai, e che il sistema-mondo resterà anarchico come è sempre stato.

b. Essa integra la logica capitalistica perché il capitalismo sviluppa un fattore di potenza essenziale, la “potenza latente” (la ricchezza può essere traslata in potenza militare).

c. Infatti, tutte le grandi potenze, oggi, Cina e Russia comprese, hanno una economia di tipo capitalistico. L’economia di piano socialista ha perso nella competizione con l’economia capitalistica, che produce più ricchezza anche se la distribuisce in modo più ineguale.

d. La differenza tra Cina e Russia e USA è che nelle due grandi potenze anti-egemoniche il centro direttivo politico mantiene un controllo più rigoroso sul settore economico e sui capitalisti, sussumendo la logica capitalistica nella logica di potenza, che resta al comando.

e. In questo c’è una effettiva analogia con i fascismi e i nazional-socialismi, che fecero la stessa cosa: dirigere la logica capitalistica in modo che servisse la logica di potenza. Per inciso: è a questo scopo che i fascismi e i nazional-socialismi introdussero provvidenze per i lavoratori, per favorire la coesione sociale e la lealtà verso lo Stato, fattori di potenza di grande importanza.

f. È invece diverso il rapporto tra logica capitalistica e logica di potenza nell’ordine unipolare liberal-progressista USA, nato dopo l’implosione dell’URSS.

g. Ivi, c’è un presupposto ideologico favorito dalla posizione di unico egemone e superpotenza mondiale degli USA. Il presupposto ideologico è che la logica capitalistica, così come si esprime nel regime sociale liberal-progressista, sia il culmine della civiltà, e che sia virtualmente trasferibile a tutti (a tutti gli individui del mondo, tutti titolari dei medesimi diritti inalienabili).

h. In questa visione ideologica, dunque, Il regime liberal-democratico:

i. sviluppa più “potenza latente di ogni altro

j. è universalizzabile

k. quando sarà universalizzato effettualmente, darà luogo a un governo mondiale (ovviamente a guida USA)

l. di conseguenza, il governo mondiale porrà termine alla logica di potenza, che persiste solo finché il sistema-mondo è anarchico.

m. Se la logica di potenza ha termine, si inaugura la concordia universalis e la fine della politica, sostituita dall’amministrazione informata dalla scienza.

n. Qui si vede la parentela formale tra liberal-progressismo e comunismo: entrambi universalismi politici che puntano alla concordia universalis, alla fine del conflito ossia della politica, sostituita dall’amministrazione. La parentela è solo formale, ovviamente i contenuti delle due ideologie sono assai diversi.

o. Di qui iniziative USA antitetiche alla logica di potenza (errori strategici clamorosi) quali l’integrazione dell’economia USA con la Cina, quando l’alleanza con la Cina, dopo il crollo dell’URSS, non rivestiva più alcun interesse per gli USA.

p. L’integrazione economica tra Cina e USA era razionale per la logica capitalistica (teoria dei costi comparati di Ricardo), follia per la logica di potenza (aiuti un potenziale nemico a diventare un tuo pari grado nella competizione tra potenze).

q. I dirigenti USA erano ideologicamente persuasi che quando un paese diventa ricco, automaticamente diventa una democrazia liberal-progressista. Quindi una Cina ricca sarebbe divenuta un simpatico partner nel sistema – mondo diretto dagli USA.

r. Invece la logica di potenza e le tradizioni culturali dei popoli hanno confermato la loro persistenza e supremazia.

s. Altri errori strategici ideologicamente motivati furono i vari tentativi di regime change quali Irak, Afghanistan, etc.

t. Da quando sono sorte due grandi potenze in grado di contestare l’ordine unipolare liberal-democratico USA, questo tipo di distorsione ideologica si fa più pericolosa nelle relazioni internazionali (non c’è più la rete di sicurezza della supremazia incontestata USA)

u. E l’ideologia liberal-democratica viene imposta con maggiore percentuale di coercizione in tutti i paesi nella sfera di influenza USA, proprio perché essa è messa in crisi sia dalla logica di potenza, sia dalle resistenze e dai dissensi che provoca persino in madrepatria.”

Di Roberto Buffagni

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