LA QUARTA DOSE

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Il preprint israeliano non può certo dirsi uno studio conclusivo. Tuttavia, i risultati (riduzione del rischio relativo del 30% per Pfizer e 11% per Moderna) sono a dir poco deludenti.

Piccolo studio israeliano realizzato in un campione di operatori sanitari. 154 hanno ricevuto la quarta dose Pfizer, 120 la quarta dose Moderna, mentre 426 sono stati i controlli raggruppati per fasce di età. Tutti (vaccinati e controlli) selezionati sulla base di livelli anticorpali nel sangue bassi (700 BAU). Da notare che i controlli erano, in realtà, persone con già tre dosi alle spalle, ma con la terza fatta almeno quattro mesi prima. Nessuna cecità, nessuna randomizzazione, durata di poche settimane. Per dire che non si tratta di evidenza granitica, ma merita comunque un minimo di attenzione, in attesa di qualcosa di meglio.

La cosa più interessante, dal mio punto di vista, è che i ricercatori hanno analizzato sia la risposta immunologica dal punto di vista laboratoristico che i contagi e i covid conclamati.

I risultati mostrano chiaramente come sui parametri immunologici di laboratorio le quarte dosi vadano straordinaramente bene: aumentano i livelli anticorpali, l’immunità cellulare e per di più il plasma dei vaccinati neutralizza la qualunque, Omicron compresa.

Poi però c’è il mondo reale, dove, invece, i contagi sono comuni nei vaccinati tanto quanto nei controlli, in genere di gravità lieve, ma comunque spesso sintomatici. Tanto comuni che l’efficacia delle quarte dosi (Pfizer o Moderna che siano) è nulla. Riduzione del rischio relativo:

  • 30% (95%CI:-9% to 55%) Pfizer
  • 11% (95%CI:-43% to +43%) Moderna
    Non ci si lasci ingannare dai valori medi positivi, tra parentesi ci stanno gli intervalli di credibilità al 95%, che comprendono lo zero e dunque ci dicono che non c’è differenza tra quarta dose e controlli.

Ripeto: lo studio non è il massimo, ma è pur sempre qualcosa. Che, per il momento, ci dice che le quarte dosi paiono un po’ come quelle cose con le quali o senza le quali tutto rimane tale e quale. Ma attendiamo ulteriori sperimentazioni. E, nel frattempo, se si evitasse di forzare la campagna vaccinale decidendo di partire con qualche artifizio retorico-comunicativo-propagandistico, forse la medicina basata sulle evidenze volentieri ringrazierebbe. Posto che le resti ancora un filo di voce dopo i maltrattamenti che in tutti questi mesi ha dovuto subire.


Lo studio israeliano: https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2022.02.15.22270948v1

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