dalla pagina Facebook del prof. Puccetti


Sette tipi di Coronavirus sono stati ad oggi identificati che possono infettare l’uomo: HCoV-229E, HCoV-NL63, HCoV-OC43, HCoV-HKU1, SARS-CoV, HCoV-MERS e, da ultimo, il SARS-CoV-2.

Di questi, 4 sono storicamente endemici e sono definiti “virus del raffreddore comune”: HCoV-OC43, HCoV-229E, HCoV-NL63, and HCoV-HKU1. Nel 20–50% della popolazione esistono anticorpi che “cross-reagiscono” (ecco che vengo alla domanda di alcuni di voi tra i commenti al post di ieri), cioè riconoscono uno qualsiasi del gruppo anche se indotti da un altro qualsiasi del medesimo gruppo. Sono infatti rappresentati nell’immagine come insiemi che condividono una sezione comune: quella “intersezione” è proprio il gruppo di elementi (antigeni) condivisi, che, per questo, sono detti “di repertorio pubblico”, essendo, invece, “repertorio privato” quello che ciascuno dei 4 non condivide con altri.

Prima erano 4, adesso sono 5: si è aggiunto il SARS-CoV-2. La novità? Il repertorio privato di SARS-CoV-2 contribuisce poco o niente all’immunità protettiva, ma il virus entra nel gioco di squadra: può contare sugli amici con cui condivide gli antigeni di repertorio pubblico. Buona giornata!


Paolo Puccetti, ordinario di farmacologia presso l’Università di Perugia

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