IN FRANCIA STOP PER ALTRE 5 CENTRALI NUCLEARI. SALE PREZZO LUCE IN ITALIA

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Fonte: LuceGas.it

In Francia le centrali nucleari sono sotto la lente d’ingrandimento. L’Asn (l’Autorità per la sicurezza nucleare) ha, il 18 ottobre 2016, imposto al gruppo energetico EDF di spegnere cinque reattori entro tre mesi. Saranno quelli di Civaux (reattore 1), di Fessenheim (reattore 1), di Gravelines (reattore 4) e del Tricastin (reattori 2 e 4). Il motivo? Occorre procedere a controlli dei generatori di vapore. 

In Francia molte centrali nucleari sono spente, perché?

Perché l’Autorità per la sicurezza nucleare sta passando al setaccio tutti i reattori presenti sul territorio e non fa sconti, giustamente. Oltre ai 5 reattori sopracitati, l’Asn ha chiesto, recentemente, di fermare altre 12 centrali nucleari per eseguire i controlli. Il comportamento meticoloso da parte dell’Authority è nato da quando nel 2015 ha individuato un’anomalia nella composizione dell’acciaio di determinate porzioni del coperchio e del fondo del serbatoio dell’Epr de Flamanville, in Normandia. Attualmente sono spente circa 20 reattori su 58.

La produzione nucleare è scesa al livello minimo. Non accadeva dal 1998

Logicamente la produzione nucleare è fortemente diminuita. L’operatore della rete Rte ha comunicato che a settembre la produzione nucleare è scesa a 26,6 TWh (il livello minimo dall’agosto 1998). Il gruppo energetico EDF, che gestisce i siti, ha sdrammatizzato dichiarando che l’obiettivo è riaprire una dozzina di centrali entro la fine dell’anno. Realizzarne nuove è impossibile per l’alto costo, dunque si procederà con la manutenzione di reattori che risalgono agli anni ’70. Anche se in altre parti del mondo, nonostante l’alto rischio ambientale e umano, la costruzione di centrali nucleari è in continua crescita.

A causa dei tanti reattori fermi è aumentato il prezzo dell'elettricità in Italia

Doppia è la bastonata per i francesi. L’inverno sta arrivando con il relativo aumento di domanda di energia elettrica e molte sue centrali nucleari sono in letargo per manutenzione. Domanda in aumento, produzione ridotta, di consequenza è aumentato il costo dell’elettricità. E non solo in Francia. Conseguenza dell’interconnessione crescente dei mercati elettrici tra i vari paesi europei, gli effetti della decisione dell’Asn si sono fatti sentire in Svizzera, in Germania e anche in Italia. Si vede nel grafico, il PUN, il Prezzo Unico Nazionale, dopo essere rimasto stabile intorno ai 40 €/MWh per i primi mesi del 2016 è salito costantemente durante il mese di ottobre arrivando quasi a quota 70 €/MWh.

E per le nostre bollette? Molto probabilmente salirà nella bolletta della luce il prezzo della componente energia, almeno di avere sottoscritto una tariffa prezzo fisso.

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