SOLO 4 MESI PRIMA DELLA GUERRA, PER LA GERMANIA IL GASDOTTO RUSSO NON RAPPRESENTAVA ALCUN RISCHIO

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Il processo alla politica energetica di Angela Merkel, promosso dall’ala atlantista tedesca dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina sconvolgendo i piani energetici della Germania, va avanti senza sosta. La novità è che adesso rischia di coinvolgere lo stesso cancelliere Olaf Scholz. Infatti, sebbene il governo Scholz si sia allineato finora piuttosto passivamente agli interessi di Washington, ad esempio accettando la chiusura del progetto Nordstream 2 e l’invio di aiuti militari all’Ucraina, molti ricordano il ruolo preminente da lui avuto nel precedente governo Merkel, allorché ricopriva la carica di ministro delle finanze e vice cancelliere. Scholz è sempre stato favorevole al progetto Nordstream, salvo poi rimangiarsi tutto quando gli USA hanno imposto sanzioni contro il gasdotto alla vigilia della guerra in Ucraina. Dal documento reso noto ieri dal settimanale “Der Spiegel”, apparentemente redatto negli ultimi giorni del governo Merkel, emerge come il governo Merkel considerasse ancora “basso” il rischio di un’interruzione delle forniture di gas dalla Russia e non mettesse in conto gli scenari che da lì a poco si sarebbero verificati. Tutto cambia, però, con il nuovo governo Scholz che si insedia l’8 dicembre 2021.

Secondo una discutibile valutazione del precedente governo, il Nord Stream 2, progettato per traghettare gas naturale direttamente dalla Russia alla Germania settentrionale, “non metteva a rischio” le forniture di gas in Germania e nell’UE.

Una discutibile parere sulla dipendenza della Germania dalla Russia per il gas, adottata dall’ex cancelliera Angela Merkel, sta creando problemi all’attuale cancelliere Olaf Scholz | 
Foto: Sean Gallup/Getty Images

Articolo originale: “Only 4 months before war, Germany claimed Russian gas pipeline posed no risk”, Hans von der Burchard, 13 ottobre 2022, Politico. Traduzione a cura di Giubbe Rosse.


BERLINO — Giovedì il governo tedesco ha declassificato una valutazione di sicurezza top-secret sul gasdotto Nord Stream 2 del 2021, solo quattro mesi prima dello scoppio della guerra, secondo la quale le forniture energetiche “non saranno messe a repentaglio” dalla maggiore dipendenza dal gas russo.

Il documento, datato 26 ottobre 2021, è stato adottato negli ultimi giorni del governo uscente dell’ex cancelliera Angela Merkel, in cui l’attuale leader tedesco Olaf Scholz ha svolto un ruolo chiave come vice cancelliere.

La controversa valutazione mostra una visione estremamente ingenua dei rischi posti dalla significativa dipendenza della Germania dalle forniture di gas russe, che erano cresciute continuamente negli anni precedenti la guerra di Mosca. Respinge anche le preoccupazioni dei partner dell’Europa orientale come Polonia e Ucraina, che da tempo avvertono che il gasdotto sottomarino Nord Stream 2 progettato per trasportare gas naturale direttamente dalla Russia alla Germania settentrionale aumenterebbe il rischio di ricatto energetico da parte del presidente russo Vladimir Putin.

“Nel complesso, la valutazione giunge alla conclusione che la concessione della certificazione [per il Nord Stream 2] non mette a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas in Germania e nell’Unione Europea”, si legge nel documento.

“Sia per il mercato tedesco che per quello limitrofo, il rischio di gravi danni alla sicurezza dell’approvvigionamento a causa del fallimento delle singole infrastrutture di approvvigionamento delle importazioni è molto limitato”, aggiunge il documento del governo, una valutazione smentita dall’attuale interruzione delle consegne di gas russo in Germania e la conseguente scarsità di gas e la crisi energetica, che ha costretto Berlino ad adottare all’inizio di questo mese un pacchetto di sgravi del prezzo del gas da 200 miliardi di euro senza precedenti per proteggere le famiglie e le aziende dall’impennata dei prezzi.

Al contrario, la valutazione afferma che il Nord Stream 2 “aumenterebbe la resilienza del sistema di approvvigionamento di gas europeo fornendo un buffer di capacità aggiuntivo per i picchi di domanda”.

Sebbene la valutazione consideri uno scenario in cui la Russia taglia i flussi di gas verso l’Europa, classifica tale rischio come molto basso, sottolineando che “le forniture di gas dall’Unione Sovietica e successivamente dalla Russia alla Germania sono state affidabili e contrattuali per decenni, anche in tempi di tensione politica”.

Inoltre, il documento sottolinea che i terminali di gas naturale liquefatto (GNL) in altri paesi dell’UE come il Belgio o la Francia potrebbero sostituire il 71% dei flussi di gas russi, se necessario, sebbene tale conclusione si basi sul presupposto che è possibile trovare immediatamente sufficienti spedizioni di GNL.

L’opinione del governo ha respinto le preoccupazioni secondo cui il fornitore di gas controllato dallo stato russo Gazprom avrebbe violato i contratti di consegna o il diritto dell’UE, suggerendo che le autorità di regolamentazione tedesche potrebbero semplicemente intervenire e ragionare con i russi, un’affermazione sbagliata in retrospettiva.

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La pubblicazione della valutazione esplosiva arriva dopo che i giornalisti della rivista tedesca Der Spiegel hanno chiesto l’accesso al documento e hanno minacciato di portare il governo in tribunale se non avesse pubblicato il fascicolo.

Ma il momento del rilascio è problematico per Scholz, che martedì ha affermato di “essere sempre stato sicuro” che Putin avrebbe usato le forniture di energia “come arma”.

L’audace affermazione di Scholz aveva già suscitato critiche a causa del suo ruolo di primo piano nel governo precedente e del fatto che storicamente ha sempre promosso e difeso il Nord Stream 2 fino all’inizio di quest’anno. Sebbene la valutazione del governo sia stata scritta dal ministero dell’Economia sotto l’ex ministro Peter Altmaier, del Partito Cristiano Democratico (CDU) della Merkel, solleverà domande su quanto Scholz sia stato strettamente coinvolto nella sua approvazione come ex vicecancelliere.

Non è stato possibile raggiungere un portavoce di Scholz per un commento immediato.

La Germania ha ritirato la controversa valutazione di sicurezza e ha staccato la spina al Nord Stream 2 pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

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2 thoughts on “SOLO 4 MESI PRIMA DELLA GUERRA, PER LA GERMANIA IL GASDOTTO RUSSO NON RAPPRESENTAVA ALCUN RISCHIO

  1. No, state sbagliando completamente l’analisi della situazione.
    Soprattutto omettendo il ruolo chiave degli Stati Uniti nella questione ucraina fate una lettura fuorviante anche del ruolo della Germania.
    La Germania è vero che ha interrotto il processo di certificazione del Nordstream II poco giorni prima dell’inizio dell’operazione, ma l’ha fatto dietro pressione americana.
    E la valutazione positiva che Merkel esprime nel documento riflette la fiducia che la stessa prima ministra ha con Putin.
    Probabilmente non si sarebbe mai aspettata che l’alleato americano fosse disposto a rovinare economicamente Germania e Europa pur di indebolire la Russia (o sconfiggere nei deliranti scenari di Washington).
    Infatti Putin dall’inizio del conflitto non ha mai usato il gas come arma negoziale, ma anzi ha sempre sostenuto di voler continuare a fornire il gas come da contratto.
    Ha pure elaborato un metodo per aggirare le sanzioni europee per continuare a fornire il gas.
    Anche la diminuzione della fornitura ad agosto e settembre è stata causata dalla revisione di una turbina che il Canada non voleva restituire a causa delle sanzioni.
    Solo col sabotaggio dei lavori Nordstream 1 e 2 si e’abbia l’interruzione del flusso di gas russo.

    PS:
    Questo e’ il primo articolo totalmente deludente letto su giubberosse.

  2. Qui bisogna fare chiarezza in modo da spiegare cosa o chi si intende per Germania. Ve lo spiego in parole semplici (premesso che vivo in Germania) Quella che gli Italiani o altri nazionali Europei definiscono RFT (BRD in Tedesco, ovvero Bundes Republik Deutschland) non e’ altro che un’amministrazione straniera, appartenente agli Alleati. La Germania è il territorio compreso nei confini definiti dalle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale. Ciò è stato stabilito nell’Atto finale della Conferenza di Potsdam del 1945 e in altre tre conferenze in cui i confini tedeschi sono stati ripetutamente confermati e quindi riconosciuti a livello internazionale.
    La RFT non ha territorio e quindi non ha confini. Questo perché il territorio è stato eliminato nel 1990 sia dal Segretario di Stato russo che da quello americano, attraverso la cancellazione dell’allora articolo 23 della RFT e la cancellazione dell’ex costituzione della DDR (Repubblica Democratica Tedesca). La costituzione dell’ex RDT fu dichiarata nulla dall’allora ministro degli Esteri sovietico e i due ex Stati della RDT e della RFT furono fusi per formare l’attuale RFT. Hanno avuto il permesso di avviare le cancellazioni perché si trattava delle loro leggi. Erano stati imposti ai tedeschi dopo la Seconda guerra mondiale e dovevano essere approvati dalle potenze vincitrici russe e alleate occidentali prima di essere applicati nei territori occupati. Dal 1990, l’attuale RFT ha valore legale solo per le persone che vi partecipano volontariamente.
    La RFT, non avendo più alcun territorio, avrebbe potuto essere proclamata anche nel Sahara o addirittura sulla luna. Quando la sovranità popolare viene ignorata, il governo non è altro che un piccolo gruppo di individui che cerca di imporre la propria volontà al popolo nel suo complesso. Poiché la nazione è stata privata di un governo legittimo, il popolo, attraverso un’assemblea di volontari, deve istituire un “Consiglio Nazionale di Transizione” per assicurare la continuazione dell’amministrazione del Paese, e poi formare una “Corte Suprema del Popolo” per assicurare la sovranità del popolo, come unica base della sua definizione secondo la vera democrazia, per sempre. Purtroppo la gente che vive qui e’ stata talmente indottrinata che se fai ai tedeschi una domanda di Storia su cio’ che e’ accaduto il 3 Ottobre del 1990….. ti raccontano della storia della “caduta del muro di Berlino” ma non hanno capito il senso e il modo come sono stati presi per i fondelli. L’11.10.2015 e’ stata chiamata l’assemblea Costituente che sta cercando di recuperare il suo popolo per ritornare alla sovranita’ e sapete cosa dicono i tedeschi a riguardo se gli dici che c’e’ la presenza dell’assemblea costituente? Ti prendono per complottista e Nazista….questo e’ cio’ che mi sono dovuto sentire dire da buon Italiano😂. Quindi ragazzi prima di dare la colpa ai Tedeschi, precisate con BRD o RFT che praticamente non ha nulla da vedere con la Germania e i Tedeschi….quelli veri.

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