EX ILVA: I FONDI PER LA BONIFICA DI TARANTO VANNO ALL’AZIENDA. LA DENUNCIA DI ALTERNATIVA
dalla pagina Facebook di Alternativa

Siamo davvero sconvolti per ciò che sta succedendo in queste ore. Il Consiglio dei Ministri con il Milleproroghe si fa protagonista di una delle scelte più scellerate di questo Governo. Ha deciso di sottrarre i fondi del patrimonio destinato ai Commissari Ilva in A.S., che servivano in parte per le bonifiche e per la riconversione economica delle “aree escluse” dell’ex Ilva di Taranto, per destinarle a quella stessa fabbrica che continua a distruggere la salute dei cittadini, l’ambiente e che fagocita spregiudicatamente i soldi degli italiani. Le risorse destinate alle bonifiche, andranno alla nuova compagine Stato+Privati “Acciaierie d’Italia” per la realizzazione di nuovi siti “diversamente inquinanti”. L’ennesima presa per i fondelli ammantata di falsi buoni propositi e sostenuta con la narrazione dell’ecocompatibilità dell’industria che da oltre 20 anni si fa beffe dei cittadini tarantini. Ancora ricordiamo tutte le promesse del Movimento 5 Stelle che voleva cancellare per sempre questa oscura pagina d’Italia, e invece che fa? Con gli altri partiti di maggioranza, complici da anni di un modo di fare industria ignobile dal punto di vista ambientale e della salute pubblica, decide di dare 1,3 miliardi di euro alla fabbrica. Eppure si tratta di fondi che servivano per bonificare le aree inquinate attorno allo stabilimento! Ora tutti devono sapere che finanzieranno nuovi impianti inquinanti. Una scelta scandalosa che tra l’altro sembra essere un vero e proprio “aiuto di Stato”. E sulla quale dunque dovranno essere fatti severi controlli.
Per essere precisi, le aree in questione non sono quelle a carico del Commissario alle Bonifiche o di competenza diretta del Mite o della Regione Puglia, ma erano state affidate in Amministrazione Straordinaria ai Commissari governativi Ilva, i quali avrebbero dovuto bonificare l’area. Ma ad oggi gli interventi fatti sembrano minimi e c’è stato un ulteriore stop. Ad andare avanti invece è il Decreto Salva Ilva di Draghi e dei suoi ministri. Continuano ad esistere discariche di rifiuti pericolosi, omesse bonifiche, falde acquifere inquinate. Un disastro ambientale colossale che ancora attende un intervento, mentre si lavora perché tutto resti come è. Ci chiediamo in cosa consista la transizione ecologica tanto sbandierata dal Governo dei migliori, visto che ad oggi anche le situazioni più gravi non solo vengono ignorate, ma ancora alimentate. E che dire di Cingolani? Altro che salvaguardia dell’ambiente! Questa vicenda mostra chiaramente quanto stiano prendendo in giro i cittadini. E facendo così continuano a distruggere una regione bellissima come la Puglia e la vita delle persone.