MODERNA SOTTO PRESSIONE DI ATTIVISTI E POLITICI PER I COSTI DEL VACCINO: “Deve aprire la sua tecnologia ai paesi poveri”

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Attivisti e politici premono su Moderna e Pfizer affinché rendano disponibile la loro tecnologia a mRNA per i vaccini Covid-19 ai paesi poveri. Perché tutta questa preoccupazione per l’Africa, dove, ad oggi, contagi e decessi per Covid-19 sono infinitesimali rispetto a Europa e USA? Quali reali interessi si celano dietro questo apparente filantrpismo?

Fonte: Financial Times


Attivisti e politici spingono le aziende farmaceutiche a ridurre i prezzi ed espandere la produzione ai paesi più poveri. Moderna, in particolare, deve far fronte a una crescente pressione per l’apertura della propria tecnologia contro il Covid-19 ai paesi più poveri. Gli azionisti chiedono perché i suoi prezzi sono così elevati considerata l’enorme mole di sussidi statali che ha ricevuto. Legal & General Investment Management, gestore patrimoniale con sede a Londra, ha affermato che gli azionisti di Moderna meritano di sapere in che modo i finanziamenti del governo degli Stati Uniti per i vaccini Covid influiscono sull’“accesso a tali prodotti, come la fissazione dei prezzi”. Avendo ricevuto almeno 2,5 miliardi di dollari dal governo degli Stati Uniti, Moderna ha spedito vaccini a paesi per lo più ricchi e non ha trasferito la sua tecnologia a produttori di paesi a basso o medio reddito, ha affermato LGIM. Moderna sta combattendo la proposta fatta alla SEC (Securities and Exchange Commission).
Separatamente, Oxfam ha collaborato insieme ad altri investitori per presentare petizioni a Moderna e Pfizer chiedendo alle aziende di fare di più per condividere la tecnologia dei vaccini. Elizabeth Warren, la senatrice democratica del Massachusetts, ha dichiarato al Financial Times il mese scorso che sia Moderna che Pfizer dovrebbero “fare di più per affrontare le disparità inaccettabili nell’accesso globale ai vaccini Covid-19, anche espandendo drasticamente la produzione di vaccini in tutto il mondo”. Si prevede che i due guadagneranno più di 93 miliardi di dollari l’anno prossimo solo nelle vendite di vaccini contro il Covid.


Davvero curiosa la sincronia di queste proposte con quanto affermato giorni fa dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Improvvisamente, e con singolare simultaneità con il flop dei vaccini nel fermare la variante omicron, la narrativa si sta ora spostando verso i paesi più poveri. Ovviamente si fa leva sul tasto del filantropismo, un evergreen buono per tutte le stagioni, oltre che un ingrediente immancabile nel cocktail ideologico di ogni salotto progressista che si rispetti. Ma, da dove deriva veramente questo interesse “filantropico”? Perché tutto questo interesse per l’Africa? A giudicare dai dati epidemiologici attuali, gli africani non sembrano affatto avere bisogno di questi vaccini. Sicuri li vogliano e ne abbiano bisogno? Qualcuno, almeno, glielo ha chiesto?

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